E’ un gioiello della cultura nella provincia di Cosenza, ma non lavora a causa della mancanza di riscaldamento.
ROSSANO (CS) – ”Rassegne teatrali annullate, corsi laboratoriali dirottati in altre sedi, spettacoli per le scuole slittati a data da destinarsi. Tutto si è fermato – come denunciano in una nota i residenti – per l’assenza di riscaldamento, che pare sia dovuto ad un guasto alla caldaia della struttura. I più ottimisti avevano pensato che il problema si sarebbe risolto, per come comunicato dalla direzione del teatro, i pessimisti invece, o forse sarebbe meglio dire i realisti, hanno abbandonato dopo il primo mese, ma a dimostrazione dell’attaccamento alla cultura e al comune di Rossano, ci sono stati anche i temerari che hanno sfidato madre natura, e speranzosi delle temperature invernali in Calabria e in particolare sullo Ionio cosentino, hanno dato seguito al programma, salvo poi aver fatto assaggiare al pubblico presente le temperature che nemmeno all’aperto si erano sentite nel nostro territorio.
Ma torniamo per un attimo agli ottimisti, ai quali viene detto, da quasi tre mesi ormai, che il problema è in via di risoluzione: pezzi mancanti che tardano ad arrivare, lavori interrotti a causa del cattivo tempo, schede non più reperibili; insomma sono stati messi in campo diversi motivi che richiedevano tempi burocratici e procedurali di medio termini che i nostri ottimisti hanno pazientemente e fiduciosamente atteso. Ma oggi, anche a loro viene rivolto l’invito di soprassedere, seppur con plauso per il loro spirito tenace e caparbio, che ha apprezzato la buona volontà della Direzione del Teatro nell’affrontare situazioni temporanee e di fortuna per arginare il freddo, ma che purtroppo non sono state bastevoli. Sta di fatto che, come scritto da alcuni cittadini, è assolutamente inconcepibile, oltre che insensato, irragionevole ed illogico per tutta la città di Rossano, che il teatro comunale Amantea Paolella sia senza riscaldamento nel periodo invernale e pertanto non utilizzato come dovrebbe. Il tempo, ma soprattutto la pazienza, per essere inviati da una parte all’altra o per ascoltare sermoni tecnici, burocratici e procedurali sono terminati, soprattutto in considerazione dei risultati.
Di chi sia la responsabilità nello specifico non è dato sapere, ma ancor meno interessa allo stato. Che il problema sia sentito da molti o da pochi, francamente non interessa più. Pochi sono i ragazzi delle scuole, insegnanti, attori, musicisti o direttori che dedicano tempo, sacrificio e passione in un campo che ancora è assolutamente ed erroneamente sottovalutato se si pensa al ritorno culturale ed economico. Un problema di cultura o di ignoranza? Sta di fatto che per molti quello dell’artista non è considerato un lavoro, che ancora si preferisce identificare come un passatempo in un territorio che sta indietro anni luce rispetto ai quei luoghi che hanno fatto della cultura un patrimonio artistico, turistico ed economico degno di grande nota, oltre che di spessore. Il teatro Amantea Paolella merita una stagione teatrale, l’attenzione, il riguardo e la considerazione dovuta ad un luogo di arte e cultura. Non si chiede un’adorazione ma almeno la devozione! Con l’auspicio che le cose cambino, con la speranza che la situazione migliori, con l’augurio di avere in teatro quello che un teatro deve avere per definizione, con l’auspicio di tempi migliori, con la fiducia, il desiderio e l’aspettativa di …. non otterremo più nulla se non sulla carta, una carta scritta anche molto male, che giace nel cassetto, in attesa e speranzosa, essa si, che venga riscritta”.
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