Il vicesindaco e assessore al bilancio di Cosenza contro il segretario regionale del Pd. Intanto il leader di Diritti Civili Franco Corbelli chiede alla magistratura di fare chiarezza sulle indiscrezioni relative all’inchiesta sul voto di scambio a Cosenza.
COSENZA – “Per fortuna i numeri, nella loro oggettività, rappresentano un quadro talmente chiaro che anche il disinformato Magorno può comprendere”. Lo afferma in una nota il vicesindaco e assessore al bilancio di Cosenza, Luciano Vigna, circa le dichiarazione del deputato e segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. “A Cosenza – aggiunge – abbiamo operato un’azione di risanamento dopo il fallimento del centro sinistra. È ai suoi dirigenti di partito che Magorno dovrebbe rivolgersi per conoscere le condizioni economico finanziarie che ci hanno in eredità, al comune di Cosenza, Perugini e colleghi. Una situazione disastrosa che, tradotta in numeri, chiari e incontrovertibili significa 150 milioni di debiti e un buco di bilancio che supera i 20 milioni”.
“Con senso di responsabilità – continua Vigna – abbiamo risanato i debiti ereditati dal centro sinistra con un piano di riequilibrio che sta dando i suoi frutti. Il conto di tesoreria del Comune registrava un disavanzo di 28 milioni di euro. Oggi il nostro conto corrente registra un saldo positivo di circa 7 milioni. Questo dato fotografa in maniera chiara ed evidente i risultati di una buona amministrazione. La riduzione di circa il 20% dell’utilizzo di affidamenti diretti rispetto al governo di centro sinistra – conclude Vigna – evidenzia inoltre che le illegalità di cui parla, Magorno le troverà più facilmente guardando in casa propria”.
Intanto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, attraverso una nota chiede alla magistratura di fare chiarezza sulle indiscrezioni relative all’inchiesta sul voto di scambio a Cosenza. Corbelli condanna “duramente e senza esitazione l’operazione-sfiducia, orchestrata dai soliti noti. È opportuno – dice – fare immediatamente chiarezza su una vicenda che rischia di condizionare fortemente non solo la campagna elettorale ma il futuro stesso della città bruzia, la cui nobile storia Diritti Civili da sempre difende e onora, in Italia, con le sue battaglie civili, di giustizia, le sue iniziative di solidarietà e le sue campagne umanitarie, nazionali e internazionali. Cosenza, che tra qualche mese – prosegue Corbelli – sarà chiamata al voto per scegliere il nuovo sindaco, deve conoscere la verità. Non si può più continuare con questo stillicidio di notizie, fatte circolare non si sa da chi e a che scopo. Chi può, e ha il dovere di fare chiarezza e mettere così fine a queste voci incontrollate, è la magistratura, è la competente, in questo caso, Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro. In altre realtà e per vicende analoghe, e anche meno importanti, la magistratura è intervenuta ufficialmente per informare correttamente l’opinione pubblica”.