La norma mette in sicurezza nella sola Calabria la posizione di circa 15mila addetti.
ROMA – Il Senato ha approvato finalmente il DDL appalti, che comprende al suo interno anche le clausole sociali nei cambi di appalto dei call center. Questa norma, approvata in via definitiva, prevede la prosecuzione dei rapporti di lavoro già esistenti in caso di successione di imprese negli appalti con il medesimo committente e la protezione dei trattamenti economici e normativi contenuti nei contratti collettivi. “È una giornata storica per le lavoratrici e i lavoratori del settore customer, – scrive in una nota la CGIL – che vedono finalmente tutelata la loro continuità occupazionale. Un risultato importante, che è stato possibile raggiungere anche grazie all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno sostenuto questa battaglia per anni, con manifestazioni nazionali e locali, scioperi e iniziative di sensibilizzazione. In questa battaglia le lavoratrici ed i lavoratori calabresi del settore hanno giocato un ruolo da protagonisti, partecipando, attivamente ed in massa, alle iniziative di protesta e proposta messe in campo durante tutto l’iter che ha portato alla conquista di una norma di civiltà che mette in sicurezza nella sola Calabria circa 15mila addetti. Questa norma non sarà sicuramente lo strumento che risolverà tutti i problemi del settore, ma immette un sistema di regole limitando il fenomeno degli appalti al massimo ribasso, che in questi anni è stata la vera causa di decine di crisi occupazionali”. Non basteranno però le clausole sociali per risolvere la crisi di un settore che occupa 80mila addetti. In questo senso i sindacati chiedono la convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi, dove affrontare temi chiave quali delocalizzazioni e gare al massimo ribasso.