Una vicenda orribile, quella accaduta a Buonvicino, sul tirreno cosentino. Una bimba di 7 anni è stata trovata cadavere, sdraiata sul letto con accanto la madre, in stato di semi-incoscienza. Probabile l’esalazioni da monossido di carbonio sprigionate da una stufa
BUONVICINO (CS) – Una tranquilla giornata post natalizia si è trasformata in un caso agghiacciante di cronaca. A Buonvicino, piccolo centro del tirreno cosentino, una bambina di soli 7 anni, è stata trovata senza vita nel letto della propria abitazione. A rendere terribile la circostanza, il fatto che accanto alla bimba c’era anche la madre, Romina Maiolino 36enne del posto, trovata in stato di semi-incoscienza. L’ipotesi oramai sempre più concreta è che a provocare la tragedia possano essere state le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufa presente nella camera.

Romina Maiolino 36enne si trova ricoverata a Cosenza in prognosi riservata
Nell’abitazione pare ci fossero anche sia i nonni paterni che materni, ma la macabra scoperta è stata fatta dal cognato della donna, il quale vive nelle stessa casa e che ha immediatamente dato l’allarme, anche se sul caso le notizie sono ancora confuse e frammentarie. Sul luogo i primi ad accorrere sono stati i militari della Stazione di Diamante. La madre, che come detto si trovata coricata accanto alla piccola, è stata trasportata all’ospedale di Cosenza per un forte stato di choc mentre gli investigatori, il PM di turno Maria Camodeca assieme al procuratore capo del tribunale di Paola, Bruno Giordano, stanno coordinando le indagini. La Procura di Paola ha immediatamente disposto l’autopsia sul suo corpicino per confermare l’ipotesi e svolgere tutti gli accertamenti del caso su questo terribile decesso che al momento resta avvolto nel mistero.
Anche perché sul corpo della piccola il medico legale non avrebbe al momento riscontrato nessun segno evidente di violenza o ferite esterne. Toccherà gli inquirenti tentare di costruire i contorni di questa tragedia, soprattutto alla luce dello stato psicologico in cui è stata trovata la madre della bambina sdraiata al suo canto svenuta e che ora si trova ricoverata presso l’ospedale di Cosenza. Secondo una prima ipotesi avanzata dagli inquirenti le esalazioni di una stufa all’interno della stanza potrebbero aver provocato l’intossicazione di entrambe, anche se gli investigatori attendono che la madre, ricoverata in prognosi riservata, riprenda coscienza per comprendere e stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.