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Si immerge nel letame per protestare contro le condizioni della ss 106

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Il presidente dell’associazione Vita chiede l’ammodernamento della ‘strada della morte’.

 

CROTONE – Nando Amoruso, presidente dell’associazione Vita (Viabilità, infrastrutture, trasporti e ambiente), che da anni si batte per l’ammodernamento della statale 106, questa mattina ha inscenato una manifestazione di protesta nel corso della quale, alla rotonda del bivio per Strongoli, si è fatto sommergere dal letame per denunciare le condizioni della principale arteria della fascia ionica. Amoruso, dopo aver indossato una maschera antigas, si è fatto coprire davanti a numerosi cittadini e vi è rimasto per una decina di minuti. Alla manifestazione c’erano anche diversi sindaci della provincia tra cui il primo cittadino di Crotone, Peppino Vallone. Il vescovo di Crotone ha invece inviato come suo rappresentante don Franco Lonetti, sacerdote che da sempre si interessa delle problematiche legate alla ss 106.

 

“Il crotonese – ha detto Amoruso – da sempre privo di infrastrutture è diventato un letamaio che lentamente sommergerà tutti. A chi la colpa delle continue ed atroci vittime della strada? Ai politici e alle istituzioni che imitano la scimmietta: ‘Non vedo, non sento, non parlo’. Per dare fiducia al territorio servono i fatti e ci chiede con forza l’ammodernamento e la messa in sicurezza della statale Sibari-Aeroporto Sant’Anna”. Quella di oggi è la prima manifestazione che l’associazione Vita di Nando Amoruso intende organizzare da qui a novembre con iniziative anche a Roma. “Chiediamo al presidente della Regione Mario Oliverio – ha detto Amoruso vestito con una tuta rossa ed in catene – la convocazione di un tavolo istituzionale con i sindaci oggi qui presenti per dare una scossa alla soluzione del problema che è prioritario per lo sviluppo di questa parte della fascia ionica che, altrimenti, resterà perennemente isolata visto gli investimenti che si stanno facendo per le trasversali”.

 

Amoruso ha anche contestato duramente il deputato Nicodemo Oliverio e l’ex parlamentare Franco Laratta che si trovavano in un bar nei pressi della manifestazione ma non si sono fermati ad ascoltare le ragioni della protesta preferendo recarsi ad un’iniziativa sull’agricoltura. “Ovviamente, – scrive in una nota il comitato Basta vittime sulla ss 106 – tutto ciò non sorprende. Voglio ricordare, infatti, che il deputato Nicodemo Oliverio è lo stesso che insieme all’onorevole Stefania Covello ed all’onorevole Realacci nato a Sora in provincia di Frosinone nel Luglio 2014 senza rispettare la volontà dei calabresi che vogliono l’ammodernamento della S.S. 106 tra Sibari e Roseto hanno presentato una nuova interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti contro la realizzazione del 3° Megalotto della S.S. 106.

 

In quella folle interrogazione, infatti, essi sostenevano il “rischio di dissesto ambientale per l’Alto Jonio cosentino a causa del predetto intervento infrastrutturale”; avanzavano una serie di dati sul progetto (viadotti, svincoli, gallerie, “livelletta”, ecc.), assolutamente inesatti; ricostruivano il quadro storico del finanziamento relativo al progetto condannando la scelta di chi aveva ritenuto opportuno realizzare un progetto con più strada in superficie perché loro ritenevano opportuno che – per non “distruggere il paesaggio” – si dovesse ritornare ad un progetto stracolmo di gallerie. Per fortuna quella interrogazione cadde nel nulla: i Ministeri all’Ambiente ed a i Beni Culturali accolsero diverse osservazioni tra le quali non c’erano, ovviamente, quelle degli illustri Onorevoli firmatari dell’Interrogazione salvo qualche piccola eccezione che però poi venne rigettata.

 

Sono rammaricato che Nando Amoruso sia rimasto male ed abbia contestato l’On. Nicodemo Oliverio: da questi signori ci si aspettava una ferma presa di posizione con parole e fatti per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria e soprattutto nell’alto jonio cosentino dove c’è già un progetto pronto ed i soldi per avviarlo mentre, invece, è fermo al CIPE nel silenzio complessivo di tutti quei parlamentari calabresi che utilizzano la Calabria come trampolino di lancio per arrivare a Roma salvo poi dimenticarsi dei problemi atavici che colpiscono duramente la nostra terra; del coraggio che serve ed è necessario per affrontarli e risolverli; delle conseguenze drammatiche che questi problemi determineranno per il futuro della nostra Calabria.

 

Per fortuna tra il letame che oggi ha ricoperto Nando Amoruso e il cattivo odore che proviene dal discutibile operato dei nostri parlamentari a Roma buoni solo a produrre “aria fritta” (per citare l’On. senatore Antonio Gentile), ci sono anche belle notizie: gli assessori regionali, alle “Infrastrutture”, prof. Roberto Musmanno, ed alla “Logistica e “sistema Gioia Tauro” Prof. Francesco Russo, sono intervenuti all’Expo, a Milano, sul tema “Gioia Tauro, cuore del Mediterraneo”. Nel corso dell’intervento i due Assessori hanno discusso lo stato attuale dell’area portuale di Gioia Tauro e, più in generale, delle infrastrutture calabresi affermando che “Il Ponte sullo Stretto è certamente un’opera strategica per il sistema dei trasporti nazionale. Tuttavia, esistono interventi infrastrutturali in Calabria che non possono essere procrastinati ulteriormente, ad esempio, il raddoppio della SS 106, l’alta velocità sulla linea ferroviaria tirrenica, la messa in sicurezza di importanti arterie statali, oltre al completamento dell’A3″,


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