
Il presidente della Regione risponde alle accuse dei big della Sanità privata: “Dicano chi gli ha chiesto tangenti, altrimenti in Procura andrò io”.
CATANZARO – Nessuno tocchi Franco Pacenza. Quasi a stretto giro di e mail, la replica di Mario Oliverio alle dichiarazioni rilasciate ieri da Saverio Greco ha raggiunto i media calabresi, mentre i lavoratori della casa di cura Madonna della Catena si preparano, dopo aver occupato per ore la direzione generale dell’Asp di Cosenza, ad affrontare il tavolo di crisi convocato dal prefetto per lunedì.

La direzione generale dell’Asp di Cosenza
Già: il problema riguarda sempre la clinica di Laurignano, recuperata e rivitalizzata dal gruppo iGreco dopo una crisi che l’aveva ridotta sull’orlo del fallimento. La clinica, come ormai sanno anche i muri, aveva ottenuto l’accreditamento per un buon numero di posti letto. Poi l’accreditamento è stato revocato. Con conseguenze pesanti per il gruppo imprenditoriale, che da circa due anni cerca di realizzare un maxi ospedale privato, e, soprattutto, per i lavoratori, a cui l’alt dell’Azienda sanitaria potrebbe risultare fatale.
Da questa vicenda, che definire complessa è poco, è sorta la polemica, pesantissima condotta ieri, durante un’infuocata conferenza stampa, da Saverio Greco, che ha puntato il dito su Pacenza, il quale a suo dire sarebbe “colpevole” di mettere i bastoni tra le ruote alle sue aziende. E non è finita qui, perché, dopo aver pesantemente alluso a “richieste di finanziamenti”, avanzate durante le Regionali del 2014 da esponenti dell’attuale maggioranza, Greco ha minacciato di rivolgersi alla magistratura perché sia fatta chiarezza.

Mario Oliverio
Ed ecco il commento, altrettanto pesante, di Oliverio. “Cose inaudite, ha dichiarato il governatore, che ha negato ogni addebito: “Gli argomenti utilizzati nel corso della conferenza stampa sono, infatti, del tutto destituiti da qualsiasi fondamento ed inverosimili per ciò che riguarda l’ingerenza degli uffici della Regione ed, in particolare, del delegato alla sanità Franco Pacenza, sulla vicenda della revoca degli accreditamenti di alcuni posti letto in una clinica dello stesso gruppo”.
La revoca dei posti letto sarebbe avvenuta non per ingerenze politiche, ma “in autotutela perché è emerso da alcuni atti che il gruppo iGreco non è titolare della struttura oggetto di riconversione”. Inoltre, come se ciò non bastasse, “ questo passaggio è stato oggetto di una circostanziata denuncia all’Autorità Giudiziaria da parte di altri gruppi imprenditoriali”. Detto altrimenti: i Greco sono “vittime” dei loro colleghi e non della politica.

Franco Pacenza
Perciò le affermazioni di Saverio Greco, reagisce Oliverio, “sono un inaudito tentativo di condizionare il potere politico ed amministrativo, che sta operando in Calabria per ristabilire regole e certezze per tutti, nella legalità”.
Discorso a parte per la presunta mazzetta a cui si sarebbe riferito Greco: “Quanto al rifiuto di un contributo elettorale di 100 mila euro, sempre per quanto riportato dagli organi di informazione, alla forza politica che ha vinto la competizione elettorale alla Regione, iGreco facciano nomi e cognomi, date e luoghi, in una circostanziata ed ufficiale denuncia all’Autorità Giudiziaria, che, per la verità, avrebbero dovuto fare subito senza aspettare accadimenti collegati presuntamente alla loro attività imprenditoriale”.
Per questo, “saremo noi a rivolgerci alla Procura perché sia fatta chiarezza sulle dichiarazioni dei Greco”. Detto per inciso: sarebbe la seconda volta che, tra il gruppo cariatese e il presidente della Regione si interpone la magistratura.
m. m.
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