
Sono entrati nello spogliatoio dei giocatori del Catania ed hanno portato via denaro, cellulari e anche preziosi mentre la squadra era impegnata sul campo contro la squadra amaranto.
REGGIO CALABRIA – Ladri in azione ieri negli spogliatoi dello stadio ‘Granillo‘ di Reggio Calabria durante l’incontro di Lega Pro tra la Reggina ed il Catania, terminato sul risultato di 1-1. Dopo avere rotto il vetro di una finestra, si sono introdotti negli spogliatoi del Catania ed hanno arraffato denaro, carte di credito, cellulari e oggetti di valore lasciati dai calciatori, tra cui un Rolex e preziosi. Il bottino del furto non è stato ancora quantificato, ma si presume che sia ingente. Sul caso indaga la Polizia di Stato.
La rabbia di Lo Monaco: “Un impianto inadeguato. Qui non si può giocare”
“Abbiamo subito un furto nel nostro spogliatoio durante la partita“. Così Pietro Lo Monaco, amministratore delegato della società rossazzurra, amareggiato non per la vittoria, sfuggita dopo aver visto la sua squadra in vantaggio sino a un quarto d’ora dalla fine, ma per la sgradita sorpresa avuta dagli etnei a gara conclusa. “Qualcuno – conferma il dirigente del Catania – si è introdotto nel nostro spogliatoio rompendo il vetro di una finestra che dava su un cortile interno dello stadio. Quella finestra avrebbe dovuto essere sorvegliata da uno steward. Sono stati trafugati effetti personali di vario genere: telefonini, carte di credito, un rolex. Abbiamo sporto denuncia alla polizia. E’ evidente che ci sono delle responsabilità, anche se so bene quanto la cosa sia dispiaciuta alla stessa società ospitante“.
“Devo inoltre rilevare – aggiunge Lo Monaco – come si sia giocato in un impianto purtroppo inadeguato. Il terreno di gioco era ai limiti della praticabilità e a serio rischio di infortuni. La struttura intera era fatiscente. Non è possibile disputare un campionato professionistico in contesti simili. Non attribuisco la colpa alla Reggina, evidentemente chi di dovere negli anni ha abbandonato questo stadio. Però certe riflessioni anche amare sono inevitabili“.
E si presenta il tema della sicurezza, perché è incomprensibile come in uno stadio in cui sono presenti decine di rappresentanti delle forze dell’ordine sia potuto accadere un fatto del genere. I carabinieri comunque, pare abbiano recuperato il telefono e l’orologio di Biagianti.
AGGIORNAMENTO – Recuperata la refurtiva
Sono stati tutti recuperati gli oggetti rubati ai calciatori del Catania. Gli agenti della Questura reggina, allertati dai dirigenti siciliani, hanno subito avviato le indagini e grazie alla conoscenza del territorio e all’uso di tecnologia per rintracciare i telefoni cellulari, sono riusciti a trovare la refurtiva che era stata abbandonata per strada nel quartiere Ciccarello, vicino allo stadio e dove vivono alcune persone già note alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. La refurtiva sarà consegnata quanto prima ai calciatori del Catania.
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