“… dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po’ di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po’ prendere in giro…”
Immaginate una sera d’Estate e una scatola magica da dove esce fuori il grido d’amore di Umberto Tozzi?!…
Per le generazioni che hanno vissuto gli anni ’70 e ’80 la fine dell’Estate ed il ritorno a casa significava abbandonare quel Juke Box che con una sola piccola moneta ci regalava sogni… la canzone da far ascoltare agli amici o alla “conquista” della serata… Aria calda, profumo di mare, luci in lontananza… magari prima di un viaggio della speranza verso una discoteca della costa… un 45 giri, una puntatina di diamante, tasti con le lettere… vetro a cupolino, il tutto in un grande mobile.
“Nonno” degli attuali Ipad, Tablet, Smartphone, auricolari e cuffione super colorate e sgargianti, non aveva bisogno di Shazam o di You Tube… la sua unica connessione era un filo inserito in una spina elettrica all’inizio dell’estate ininterrottamente fino all’ultimo giorno della stagione…
Per poi ripresentarsi l’anno successivo con le giuste e dovute pulizie di stagione e con tutta la nuova musica dell’ultimo anno… compilation e tormentoni estivi a suon di gettoni. Pensavano di avere poco, invece era tanto… Umberto Tozzi, i Rockets, Police, Dalla, Stadio, Righeira, Club Tropicana, Sergio Caputo e tanti e tanti altri… Siamo dei Gran Figli di Juke Box ed oggi diventa difficile spiegare ad un bambino che cos’era un Juke Box e soprattutto cosa rappresentasse per noi.
L’ Estate era anche un Juke Box e la nostra canzone delle vacanze…la colonna sonora della spensieratezza e della semplicità in quelle belle serate di caldo dove ci “immergevamo” in litri e litri di Drakkar Noir o di Tactics che faceva gran figo, lasciando una scia per tutti i cani randagi della zona… Gran Figli di Juke Box… magari la prossima volta parleremo di “Babbo Flipper“… sempre e solo al costo di un semplice gettone… quando leemozionieranopiccolemagrandi.it!!!!!…
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