“Bisogna partire dal Mezzogiorno per fare i conti con le potenzialità del Paese”.
CATANZARO – Il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia ha preso parte ieri a Catanzaro all’assemblea generale degli industriali calabresi ed ha voluto sottolineare la necessità di “dare un indirizzo alla politica economica italiana e ritornare a parlare di industria. Dobbiamo far diventare quella industriale la vera questione nazionale”. “Siamo il secondo Paese industriale d’Europa dopo la Germania e su questo dobbiamo puntare. Così ce la facciamo”.
“Passare dalla resistenza alla reazione”
“La Calabria e le altre regioni del Mezzogiorno devono diventare laboratorio di sperimentazione e luogo di attrattività di investimenti privati – ha dichiarato il numero uno di Confindustria. “Chiaramente – ha aggiunto – occorre anche una dotazione infrastrutturale rilevante e su questo dobbiamo fare un grande lavoro di proposta, anche da Confindustria nazionale e regionale, portando a livello nazionale la questione meridionale”.
“Le risorse sono limitate e per questo è importante individuare su quali nodi di sviluppo intervenire. E in questo molto possono essere di aiuto i fondi europei da usare bene. Usarli tutti per migliorare la competitività delle imprese deve diventare la nostra ossessione. E’ la chiave per dare vita ad un laboratorio di sperimentazione rendendo le regioni del Mezzogiorno, e tutto il Paese, più competitive”. Boccia ha quindi sottolineato come la questione infrastrutturale e la capacità di sviluppo “sono inscindibilmente legate. Porti, aeroporti e infrastrutture sono fondamentali per sostenere l’economia del Mezzogiorno”.
“Il Patto per la Calabria diventi un acceleratore”
E’ l’auspicio del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. “Bisogna seguirlo giorno dopo giorno – ha aggiunto – controllare e accelerare le cose che vanno bene, denunciare le criticità e dare il fiato sul collo alla politica sulle criticità che invece devono diventare soluzioni”. Parlando infine della criminalità organizzata che infesta l’economia sana, Boccia ha detto che “è da debellare”, sottolineando come “la crescita economica aiuta ad evitare questioni di emergenza”.
Le cinque proposte di Mazzuca per lo sviluppo
Cinque proposte, “a titolo d’esempio” ed a “costo zero”, su come si possa puntare sullo sviluppo. Sono quelle avanzate da Natale Mazzuca, presidente Unindustria Calabria e presidente del Comitato Mezzogiorno di Confindustria nazionale: “Dopo anni di misure restrittive e di austerita’ senza crescita – ha detto Mazzuca – e’ indispensabile che chi governa sappia coniugare il necessario rigore finanziario dei conti pubblici con provvedimenti rivolti allo sviluppo”.
Ed ecco le cinque proposte:
1. Rendere strutturale la flessibilità del patto di stabilita’ per gli investimenti;
2. Rivedere le modalità di calcolo del credito d’imposta per acquisti in impianti e macchinari, rafforzandone l’intensità ed intervenendo in senso estensivo sulle possibilità di cumulo;
3. Una seria e selettiva revisione della spesa pubblica;
4. Una forte riduzione del cuneo fiscale per abbattere il costo del lavoro ed aumentare i salari reali;
5. Una politica della ricerca, dell’alta formazione e dell’innovazione maggiormente attenta alle esigenze delle imprese ed in linea con i canoni di una moderna politica istituzionale.
Secondo Mazzuca, “il Mezzogiorno attraverso le politiche ordinarie riceve meno risorse, e spesso di minore qualita’, rispetto a quelle che potenzialmente gli spetterebbero”.
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