Il vicepresidente del consiglio regionale ha manifestato pubblicamente la sua stima al candidato sindaco di Cosenza del Pse.
COSENZA – È terminato con un abbraccio sul palco tra Enzo Paolini e Pino Gentile il lungo comizio del candidato sindaco di Cosenza del Pse. Un gesto che allontana, seppure parzialmente, le ombre che avvolgono il mistero della lista di riferimento del Nuovo centrodestra ‘Cosenza Popolare’, presentata in commissione elettorale senza i giusti requisiti e quindi ricusata. Una pace pubblica, di fronte a una vasta platea in pieno centro. Un abbraccio che non servirà a riportare in gioco la lista mancante, ma che suggella, almeno pubblicamente, un’alleanza trovata nelle scorse settimane senza non poche difficoltà. “Non giudico l’errore di ‘Cosenza Popolare’ – ha detto Paolini -. Non lo giudico perché non ho visto le carte e non mi sono posto il problema”.
Paolini durante il suo intervento ha attaccato duramente il Partito democratico e ha parlato della sua idea di città, senza tralasciare però argomenti che riguardano le sue attività personali. “Non ha senso parlare dei debiti o dei problemi giudiziari di un candidato – ha detto – non è questo il punto di questa campagna elettorale. Lo dico a seminatori di veleni, il mio certificato casellario è il seguente: sono stato arrestato due volte, quando mi opponevo all’aborto clandestino e quando ho obiettato all’uso delle armi al servizio militare obbligatorio. Al di fuori di questo – ha aggiunto – non ho mai avuto avvisi di garanzia, non sono mai stato dichiarato fallito, né io né società a me riconducibili, non sono inseguito da nessun creditore. Questo sono io e questo è il mio certificato. Questi sono i motivi per votare noi, perché siamo diversi da altri. Abbiamo costruito un programma e una squadra – ha detto ancora Paolini – che si occuperà di alcune priorità, il lavoro prima di ogni altra cosa, poi acqua, energia e rifiuti. Vogliamo una città pulita, vivibile, con un sistema di mobilità integrato e un centro unico di prenotazione per le prestazioni sanitarie. Vogliamo che Cosenza diventi concretamente la ‘Città del Sole’. Presenteremo un piano di edilizia sul riuso e ripristino del centro storico, una sanità municipale seria, con prestazioni eccellenti a costi accessibili a chiunque”.
“Quelle del 5 giugno saranno le primarie del centrosinistra”
“Le elezioni del 5 giugno – ha sottolineato – tecnicamente saranno delle primarie tra noi e il Pd. Chi vince va al ballottaggio. Se dovessi spuntarla io mi aspetto l’unità del centrosinistra. Se ho paura di nuovi tradimenti? Non sono da escludere i giochi di potere in politica. Per evitare di arrivare a questa situazione basta che più gente voti per noi”.
“Ai giovani – ha sostenuto ancora il leader del Pse – chiedo di partecipare alla vita politica della città senza timore, nel segno del confronto. Ai cattolici che vorrebbero segni di pace non solo la domenica, ma tutti i giorni, chiedo di votare noi, che non abbiamo bisogno di codici etici, perché questi valori in noi sono innati. Questa campagna non può essere incentrata su di me, ma su di noi e sulle nostre idee. Questa campagna deve essere incentrata sul recupero della cittadinanza attiva”.
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