L’architetto risponde all’attacco dei parlamentari calabresi del Pd che hanno chiesto al Commissario prefettizio di verificare la sua eventuale incompatibilità alla carica di sindaco.
COSENZA – “Lucio Presta rispetto a questi era un vero signore. Perciò se n’è andato. Ha capito tutto ed è andato via”. È quanto ha scritto in serata l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sulla sua pagina Facebook. L’architetto ha accompagnato le sue parole al veleno rivolte naturalmente al Pd e alla sua coalizione guidata da Carlo Guccione, ad una foto che lo ritrae proprio in compagnia del manager dei vip, suo sfidante alla carica di primo cittadino di Cosenza fino a pochi giorni fa.
Il motivo di questo improvvisa presa di posizione di Occhiuto trova risposta nell’intervento dei parlamentari calabresi del Partito democratico che hanno chiesto che venga fatta rapidamente chiarezza sulla possibile sussistenza di una condizione di incompatibilità di Mario Occhiuto con la carica di sindaco. “Sarà rivolta al governo nazionale – affermano in una nota – un’interrogazione parlamentare per sollecitare una immediata iniziativa del commissario prefettizio di Cosenza. È da verificare, innanzitutto, se il comune di Cosenza sia incorso in eventuali evasioni dei doveri imposti dalla legge al soggetto terzo debitore, a fronte della richiesta di accantonamento delle somme debitorie da parte dei creditori. Se l’ente locale non avesse adempiuto ai propri obblighi non sarebbe più soggetto terzo ma debitore fondamentale e, quindi, vincolato a sostituirsi ad Occhiuto nel pagamento delle somme imposte dal tribunale civile. È quanto, in effetti, si evince già dal testo, pubblicato dalla stampa, dell’ordinanza del tribunale di Cosenza relativa al procedimento n.2777/2013. Sarebbero molteplici le istanze avanzate da diversi creditori già definite o in via di definizione: particolarmente rilevante è un debito di 1.777.609,09″.
“Il Commissario prefettizio – continuano i deputati Pd – dovrà, anche, accertare l’entità dei debiti personali che Occhiuto dovrà saldare di tasca propria, per sanare la eventuale incompatibilità e quindi, evitare, nella remota ipotesi che sia eletto sindaco, un ulteriore scioglimento anticipato del consiglio comunale. La chiarezza è imposta per consentire un confronto democratico regolare e sereno evitando alterazioni ed intorbidamenti nello svolgimento della campagna elettorale per l’elezioni del 5 giugno”.
La replica di Jole Santelli e Roberto Occhiuto
L’insolita uscita di Occhiuto (che in genere preferisce usare toni più morbidi in campagna elettorale) giunge pochi minuti dopo una nota stampa firmata da suo fratello Roberto e da Jole Santelli, entrambi deputati di Forza Italia: “È a dir poco curioso che i deputati calabresi del Pd – dichiarano i due -invochino un sereno confronto democratico per scongiurare intorbidamenti nello svolgimento della campagna elettorale per le prossime amministrative di Cosenza, dopo che proprio loro si fanno promotori di un odioso clima da caccia alle streghe. Evidentemente – evidenziano Santelli e Occhiuto – non disponendo di argomentazioni politiche per contrastare la popolarità del sindaco uscente, sfiduciato da una oscura manovra di palazzo, preferiscono spostare il dibattito su vicende personali, che in nessun modo dovrebbero entrare in una campagna elettorale. E in ogni caso dimenticano che il loro candidato sindaco Guccione ha subito il sequestro di parte delle somme presenti sui suoi conti correnti in seguito all’inchiesta rimborsopoli. Procedendo di questo passo – concludono i forzisti – finirà che terrorizzati per la sconfitta annunciata il 3 giugno invocheranno gli asini che volano e chiederanno l’intervento della protezione civile per scongiurare la loro debacle. Tuttavia, ancora una volta i cosentini sapranno distinguere la buona amministrazione dalla cattiva politica”.
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