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Premio San Francesco di Paola, un esempio da imitare per tutti i cosentini

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Il giornalista Michele Cucuzza a Paola per premiare personalità che si sono distinte grazie alle loro attività professionali. 

 

PAOLA (CS) – San Francesco di Paola e la riscoperta dei nostri valori. Si terrà Venerdì 6 Maggio alle 20.30 presso il teatro Odeon di Paola il premio San Francesco di Paola 2016. Un evento per promuovere la cultura morale che ci appartiene, riscoprire un’icona che è modello della tradizione attualizzandola alla nostra identità storica più alta. Ricchezza e storia del nostro territorio riconosciute in tutto il mondo: a Parigi San Francesco è il co-patrono, Picasso di secondo nome si chiamava Francisco de Paula, a Napoli di fronte al palazzo reale e Roma a Trinità dei Monti gli dedicano le chiese più belle. Un uomo, un santo, un modello da imitare a cui è ispirato il premio che verrà consegnato a cinque persone che si sono particolarmente distinte nelle proprie attività: Eugenio Facciolla procuratore capo della Procura di Castrovillari, Monsignor Francesco Nolè arcivescovo della diocesi Cosenza – Bisignano, cosimo Maria Ferri sottosegretario alla giustizia, Mario Oliverio governatore della Regione Calabria e Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona presidente del Museo Bilotti – Roma. Grazie a Roberto Bilotti la figura di San Francesco è stata valorizzata con tre grandi mostre esposte sul territorio dal 2012 ad oggi che rendono la figura del nostro Santo viva ed attuale. Questa una delle ragioni che hanno spinto la “Commissione per le celebrazioni del seicentenario” a conferire il premio San Francesco di Paola a Roberto Bilotti della nota famiglia di mecenati che tanto ha  fatto per la nostra Città.

 

Ricordiamo, in particolare, il Mab museo all’aperto, repertorio di sculture di artisti noti internazionalmente su corso Mazzini; la chiesa di San Nicola arricchite dalla donazione di dieci opere monumentali dal cinquecento al contemporaneo; l’Oasi francescana  costruita su terreno edificatorio donato dalla famiglia Bilotti; in altre città la Fondazione Lisa Bilotti promuove ogni anno un progetto di ricerca avanzata sulle leucemie presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York; il laboratorio del trapianto del midollo osseo “Lisa Bilotti” nello stesso ospedale; oltre a sostenere la “Fondazione esprimi un desiderio” per bambini malati terminali; e l’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Roberto Bilotti ha donato personalmente al Comune di Rende le sue collezioni con le quali sono stati costituiti il  Museo Arte Contemporanea nel castello di Rende, unico in Calabria con una collezione permanente; il Museo ceramica di Calabria, nell’ex ristorante Pantagruel; oltre una collezione di 60 opere dei futuristi calabresi, in prima linea nel movimento all’avanguardia in Europa, che saranno esposte in permanenza al Museo del Presente. Un importante polo con la stanza dei disegni futuristi di Boccioni della collezione Carlo Bilotti alla Galleria Nazionale di palazzo Arnone.

 

 

Roberto Bilotti ha donato il bronzo di Boccioni “Forme Uniche nella continuità nello spazio” riportata sui 20 centesimi insieme ad altre sculture di de Chirico, Consagra, Greco, Rotella. Con Irene Telesio ultima ed erede della sua famiglia depositaria di mille anni di storia di questa città ha costituito con donazioni a Casa delle Culture a Cosenza il museo con le memorie del territorio recuperando l’identità storica dei cittadini. Ha portato capolavori in mostra a Cosenza, tra le quali ricordiamo: nel 2005 “Da Picasso a Warhol opere dalla collezione Bilotti” al complesso monumentale Sant’Agostino; nel 2011  Cosenza Postunitaria, memorie della Calabria garibaldina, unitaria e postunitaria;  “Il Divino nell’Arte Contemporanea” con Vittorio Sgarbi al complesso Sant’Agostino, “Diaspora nella Terra dei Bruzi” mostra temporanea di sculture di grandi artisti americani all’interno del Mab. Nel 2012  in occasione del “Cinquecentenario della proclamazione a patrono della Calabria” a palazzo dei Bruzi sono stati esposti capolavori di Brill, Ribera detto lo Spagnoletto, Coppola, Finoglio, Mellan, Giordano, Salfi fino al pop Rotella. Una  grande mostra curata da Roberto Bilotti voluta dall’allora sindaco Mario Occhiuto devoto francescano e attento al recupero e alla valorizzazione delle nostre tradizioni.

 

Nel 2014 a palazzo Arnone le opere insieme a importanti reliquie sono state esposte e tutt’oggi sono visitabili nelle sale di piano terra. Quest’anno Mario Occhiuto e Graziano di Natale, presidente della Commissione per le celebrazioni del seicentenario, hanno voluto una grande mostra in chiave contemporanea per avvicinare il nostro Santo ai giovani con un linguaggio espresso da una ricerca sulla realtà del nostro tempo. Così Roberto Bilotti curatore della mostra che ha base a palazzo della Provincia, di cui una sezione è itinerante nei paesi della Calabria dove San Francesco ha operato, ha  coinvolto 50 artisti contemporanei, tra i più noti in Italia. Essi hanno realizzate opere iconografiche e rievocative dell’operato francescano, dono artisti con riconoscimenti istituzionali, diversi di loro già selezionati da Commissioni ministeriali per grandi committenze quali Roberto Ferri che ha realizzato la via crucis per la ricostruita cattedrale di Noto, Giovanni Gasparro con le grandi pale per l’Aquila, Giuseppe Ducrot autore la statua di Sant’Annibale a San Pietro in Vaticano, delle cornucopie al Museo Borghese, al San Benedetto all’Abbazia di Monte Cassino; Giuseppe Gallo con opere nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e musei internazionali. La mostra è in progress si arricchisce con altre opere aggiuntive.

 

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