Dopo i manifesti elettorali in arrivo l’invasione dei santini degli aspiranti consiglieri.
COSENZA – Su viale Magna Grecia c’è il faccione di Enzo Paolini che dice ai passanti “Bentornata Politica” (con la “P” maiuscola). Sulla strada parallela al di là del San Vito, via degli Stadi, compare il mezzo busto televisivo di Lucio Presta anche se il primo nome che campeggia sul manifesto gigante non è il suo bensì quello della “star” giornalistica Paolo Del Debbio che, si legge, “intervista Lucio Presta”. L’appuntamento (attesissimo soprattutto dai cronisti locali al pari di una conferenza stampa del Festival di Sanremo) è previsto per il 9 aprile al cinema Citrigno, stessa location del Sindaco uscente che avvierà sempre qui la campagna elettorale mercoledì 13 aprile.
L’abbinamento Presta-Del Debbio sa tanto di annuncio per il “format” di uno show piuttosto che di una convention politica (che pure uno show comunque lo è). Con scaletta, tempi, e persino pause super preparate. Più avanti, di fronte i palazzoni di Città 2000, ecco Mario Occhiuto posizionato sulla destra del 6X3, a differenza di Presta che occupa la sinistra del poster (e giusto quella, sennò per il resto è renziano). L’ex primo cittadino ha scelto come sfondo le luminarie artistiche che in notturna colorano la confluenza dei fiumi dove la leggenda (e pure Occhiuto stesso) vuole sepolto re Alarico con tutto il tesoro.
Tre candidati così vicini, tre candidati così lontani. Restano ancora fuori dalla geografia urbana di propaganda, al momento, i candidati della Sinistra alternativa e dei Cinquestelle (come anche un eventuale improbabile rappresentante del Nuovo Centro Destra – che il Nuovo Centro Destra, tutti, Pd e Pse, vogliono, ma poi nessuno si piglia) e siamo esenti inoltre dell’ipotetica incomoda lista di buontemponi cosentini di cui, da viale Parco ai Rivocati, si favoleggia l’uscita a sorpresa (“giusto per rompere gli zebedei”, sussurrano). Sono allora in tre a detenere il monopolio di spazi che in questi giorni diventano puntualmente motivo di polemiche e dibattiti su, nell’ordine: decoro urbano, abusivismo, politicamente corretto, barba sì o barba no, calzini corti bianchi e cuddruriaddri o cullurialli? A breve, molto a breve, arriverà però una tragedia peggiore: l’invasione cartacea dei santini con i volti degli aspiranti consiglieri comunali. Meglio i 6X3 dunque. Che si può sempre tirare dritto con la macchina e, coi maxi manifesti, non si corre il rischio di ritrovarseli in borse, tasche e addirittura mutande. Al massimo, solo davanti agli occhi prima di imboccare un sottopassaggio.
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