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Al Comune di Rende un bene confiscato alla mafia

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Il presidente del consiglio comunale Annamaria Artese ha ricevuto le chiavi di un appartamento ubicato in via Verdi.

 

RENDE – Nell’ambito della cerimonia di consegna dei beni confiscati alla ‘ndrangheta che saranno riutilizzati da comuni ed enti locali calabresi che si è tenuta a Reggio Calabria, Rende si è aggiudicato un appartamento ubicato in via Verdi. A ricevere le chiavi dello stabile dal prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata), è stato il presidente del consiglio comunale di Rende, Annamaria Artese, che ha rappresentato l’Ente a Reggio Calabria, insieme al segretario comunale, Donato Michele Lizzano.

 

“Combattere la ’ndrangheta – ha dichiarato Artese – così come le altre organizzazioni criminali, significa aggredirne il patrimonio. E’ una lezione che l’Italia ha appreso dopo anni di lotte e il sacrificio di uomini coraggiosi che hanno dato la vita per lo Stato. E’ importante impedire – ha sottolineato Artese – che questi beni restino inutilizzati. Spesso sono troppo pochi i soldi destinati alla gestione delle ricchezze guadagnate illecitamente col malaffare e poi tornate nella disponibilità dei cittadini, al termine di processi molto lunghi. L’intera amministrazione comunale di Rende si associa al messaggio unanime uscito fuori da una giornata di riflessione per tutti colori i quali credono nel valore quotidiano della lotta alla mafia”.


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