Il leader del Movimento Diritti Civili chiede che le vittime siano portate nel cimitero internazionale dei migranti.
COSENZA – Dopo la nuova strage di migranti in mare, avvenuta nell’Egeo (45 vittime di cui 20 bambini), il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da oltre due anni (dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013) si batte per realizzare in Calabria il cimitero internazionale dei migranti, chiede a gran voce che le salme dei bambini che oggi hanno perso la vita nel corso di tre naufragi davanti le coste della Grecia, vengano portati in Calabria per essere seppelliti tutti insieme a Tarsia. “Considero l’Unione europea responsabile di queste stragi di innocenti – afferma Corbelli – perché non ha consentito un corridoio umanitario via terra tra Grecia e Turchia che avrebbe evitato a questi bambini di essere messi sui barconi della morte, nel disperato e, purtroppo, tragico tentativo di attraversamento del mare Egeo”.
“Il sacrificio di questi bambini e di tutti gli altri migranti – dice ancora il leader di Diritti Civili – non può e non deve mai essere dimenticato. Soprattutto quelle piccole vittime innocenti dovranno rappresentare per sempre l’emblema della immane tragedia dell’immigrazione, il simbolo di una vergogna planetaria, un monito per l’Unione europea e per i potenti del mondo che non hanno fatto nulla per impedire che questa strage continua si consumasse giorno per giorno con il sacrificio di migliaia di poveri migranti, uomini, donne e bambini! Chiedo – conclude Corbelli – che questi bambini che hanno perso la vita vengano portati in Calabria, per non disperderli in qualche sperduto cimitero greco, per conservarne invece per sempre un ricordo e un riferimento per i loro parenti e per il mondo intero”.