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Omicidio Bruni, inizia il processo a carico di Lamanna e Bruzzese

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I  due sono accusati di concorso in omicidio, porto e detenzione di armi e occultamento di cadavere.

 

COSENZA – Daniele Lamanna e Franco Bruzzese alla sbarra. E’ iniziato stamane, di fronte alla Corte d’Assise di Cosenza, il processo per l’uccisione di Luca Bruni presunto reggente dell’omonimo clan freddato a colpi di pistola poco tempo dopo essere stato rimesso in libertà. Bruni scomparso il 3 Gennaio del 2012, sarebbe stato attirato in una trappola mortale dai suoi vecchi sodali. Un incontro chiarificatore nel corso del quale avrebbe dovuto incontrare Franco Presta ed Ettore Lanzino per parlare di alcune questioni rimaste in ‘sospeso’. Il figlio di Francesco Bruni, meglio noto come ‘Bella Bella’ pare stesse creando caos all’interno dei fragili equilibri delle ‘ndrine cosentine. L’appuntamento pare fosse stato fissato a seguito di alcuni problemi relativi alla mancata entrata dei proventi delle estorsioni del Natale 2011. Un utile non versato nella bacinella a cui si aggiunse un pericolosissimo quanto coraggioso schiaffo con il quale Luca Bruni pare avesse ammonito Maurizio Rango. I resti del suo cadavere furono trovati il 18 Dicembre del 2014 in una campagna di Orto Matera, a Castrolibero grazie alle rivelazioni del pentito Adolfo Foggetti autoaccusatosi del delitto.

 

In questo processo imputati dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere sono il quarantasettenne Franco Bruzzese, ritenuto il mandante, al vertice della cosca Rango – Abbruzzese, e il quarantenne Daniele Lamanna, presunto esecutore, gli unici ad aver scelto di essere giudicati con rito ordinario. Insieme a loro, in concorso, avrebbero agito anche Maurizio Rango, Adolfo Foggetti ed Ettore Sottile, che saranno processati con rito abbreviato cui sentenza dovrebbe essere emessa il prossimo Marzo. Nel processo il Comune e la Provincia di Cosenza si sono costituite come parti civili. Oggi alla presenza del pm Pierpaolo Bruni vi è stata l’ammissione delle prove dei teste nominati dall’accusa e dalla difesa. La prossima udienza è fissata per il prossimo 16 febbraio nel corso della quale saranno ascoltati i marescialli Iorio e Cozzoli, il capo della squadra mobile Salvatore Palermo e i due periti che hanno eseguito gli accertamenti balistici Lavorato e Mancino. Il 9 Febbraio invece gli imputati saranno nuovamente presenti in aula davanti ai giudici per rispondere dei reati contestati nell’altro troncone dell’inchiesta che vanno dall’associazione di stampo mafioso all’estorsione.


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