Gino Domenico Spolitu da diciotto giorni non mangia e non assume più farmaci in segno di protesta.
PRAIA A MARE (CS) – Niente cenone di Natale per Gino Domenico Spolitu. La protesta del cittadino di Praia a Mare esponente dell’associazione Futuro Praia continua ad oltranza, sino a che non avrà risposte in merito alla riapertura dell’ospedale di Praia a Mare. La struttura sanitaria, secondo una sentenza del Consiglio di Stato, doveva essere riattivata. La sua chiusura, disposta nel Marzo 2012 da Scopelliti con una delibera ragionale è stata infatti dichiarata illegittima da oltre un anno. Nel presidio sanitario, che sino al 2010 è riuscito a mantenere i propri bilanci in attivo, ora esiste solo un reparto di Geriatria con sette posti letto e una sorta di Pronto Soccorso simile ad un semplice ambulatorio di guardia medica. Da diciotto mesi i commissari nominati per approvare il progetto di riapertura dell’Ospedale si autodimettono misteriosamente.
“Sembrerebbe – spiega Spolitu – che in questo territorio si stia lavorando solo per favorire le cliniche private. Io sono affetto da diabete, insulinodipendente con difficoltà circolatorie e problemi renali. Ho deciso di non curarmi più e di fare lo sciopero della fame in segno di protesta. Quello che chiedo è che sia rispettata la sentenza del Consiglio di Stato che impone la riapertura dell’ospedale per garantire il diritto alla salute dei miei concittadini. E’ impensabile che in un’area in cui d’estate si arrivano a contare circa un milione di abitanti non vi sia un ospedale. Le mie condizioni di salute non sono idilliache, ma per fortuna sono abbastanza robusto e resisto. Ogni giorno sono in presidio in viale della Libertà o davanti all’ospedale e vedo che la gente mi è vicina”.
Il commissario Scura e il governatore Oliverio, i quali dovrebbero dare esecuzione alla sentenza, finora hanno ignorato lo sciopero di Spolitu. Solo l’onorevole Angela Napoli, che si è impegnata ad interessare della vicenda la Commissione Parlamentare Antimafia, e il Movimento Cinque Stelle si sono mobilitati per sostenere la protesta del leader di Futuro Praia. Il 22 dicembre i sindaci del circondario, i quali stanno sostenendo la protesta di Spolitu, hanno tenuto un incontro in cui hanno informato i cittadini che, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato, l’ospedale resterà chiuso. E mentre Oliverio e Scura continuano a litigare entro il 15 Gennaio dovrà essere presentato il nuovo piano di riorganizzazione dei presidi sanitari sul territorio da contrattare con il Governo.