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Casa di riposo di Malito, sindaco Carpino: “non vogliamo chiudere la struttura ma la gestione Manna” (AUDIO INTERVISTA)

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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo, con relativa audio intervista, al sindacalista Eugenio Filice della Fp Cgil di Cosenza, sulla vicenda che riguarda i lavoratori della casa di riposo “Emma Gagliardi” di Malito.

COSENZA – All’indomani del nostro articolo, il sindaco di Malito, Carmine Carpino ha scritto alla nostra redazione per avere la possibilità di replicare e di fare alcune precisazioni su quanto dichiarato dal Coordinatore provinciale della Sanità privata Filice, poiché, a detta del sindaco Carmine Carpino, lo stesso aveva riferito “inesattezze che – prosegue il sindaco – ledono il decoro e il notevole impegno propinato in questa vicenda dalla mia amministrazione, mi sembra necessario e doveroso un intervento chiarificatorio, volto ad evidenziare la giusta portata della vicenda stessa ed a scongiurare inutili e quanto più fuorvianti illazioni in merito”.

Il primo cittadino di Malito pertanto, è stato contattato telefonicamente dai microfoni di Rlb Radioattiva per spiegare meglio la vicenda.

ASCOLTA L’INTERVISTA

Di seguito la nota di replica del sindaco di Malito, Carmine Carpino:
“Considerato che il sottoscritto è in carica solo dal maggio 2014, e subito dopo l’insediamento, preso atto delle problematiche esistenti tra i dipendenti della struttura e la gestione COGEIS, riguardanti l’aspetto contrattuale economico che già da qualche anno si concretizzava in un sempre maggiore ritardo nei pagamenti delle mensilità, ha iniziato una lunga trattativa con il Presidente Manna sin dall’estate 2014, con vari incontri formali, volti a riequilibrare il rapporto tra dipendenti e datore di lavoro. Il sottoscritto ha inoltre indetto periodicamente, incontri con i lavoratori della casa di riposo, offrendo loro sostegno ed appoggio. Pertanto l’amministrazione comunale, nella persona del sottoscritto, si è fatta carico di mediare fra la COGEIS ed i dipendenti (senza che in quel periodo vi fosse presenza di alcuna sigla sindacale che difendesse i lavoratori), e considerate le ripetute quanto inevase promesse di regolarizzare la posizione debitoria da parte del Dott. Manna, il sottoscritto ha vivamente consigliato ai dipendenti di richiedere l’intervento dei sindacati, per meglio poter, sinergicamente, cercare di risolvere la problematica in atto.
Mi preme, inoltre, sottolineare che l’affermazione usata: “la situazione di crisi è acuita dalle decisioni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Carpino”, non è perfettamente in linea con la realtà dei fatti, palesemente e forse volutamente distorta, che ha invero tutt’altra direzione. Si evidenzia, infatti che, alla fine del 2014 il sottoscritto è riuscito a concertare un pagamento dilazionato, esigibile nella primavera 2015, di circa sei mensilità per vari dipendenti; non per tutti perché, l’intervento richiesto al sindacato da alcuni di essi, ha irrigidito le posizioni del Dott. Manna che ha aspettato l’incontro stabilito dall’ispettorato del lavoro riguardo al contenzioso (fissato per aprile 2015)e poi, come dice il Filice, disatteso.
Inoltre, in prossimità della scadenza contrattuale della struttura de quo (7 settembre c.a.), l’amministrazione ha immediatamente provveduto a pubblicare un bando per un nuovo affidamento, nel pieno rispetto della procedura amministrativa, e andando quest’ultimo deserto, e considerato il sopraggiunto interessamento del Dott. Morelli, ha proposto un affidamento temporaneo allo stesso nelle more di un’altra procedura di bando. Per riferite vicissitudini aziendali e poca accuratezza nella stima del prodotto offerto, il Morelli, in maniera poco consono alle regole della buona fede contrattuale si è immediatamente sollevato dall’incarico di gestione della casa di riposo, ancor prima di iniziare.
Sono rimasto veramente costernato e contrariato nel leggere le affermazioni rese dal Filice che: “in attesa del nuovo bando di gara, l’amministrazione Carpino sceglie di affidare temporaneamente il servizio nuovamente alla Cogeis”. Niente di più erroneo e fuorviante, ma cosa ancor più grave è che siffatta affermazione non veritiera provenga da un sindacalista che sa o perlomeno dovrebbe sapere e conoscere (avendone preso visione presso la casa comunale) che per contratto, la COGEIS ha l’obbligo di assicurare la gestione per altri tre mesi dopo la scadenza contrattuale”.

La nota del sindaco prosegue: “Per cui non si tratta “di affidare temporaneamente il servizio nuovamente alla Cogeis” ma si tratta solo di rispettare ed applicare le norme contrattuali, volte a consentire la regolare continuità di gestione fino al subentro di un nuovo gestore, tutto ovviamente nell’arco massimo di tre mesi successivi alla scadenza.
Inoltre l’amministrazione non: “si dimentica degli ammalati”, infatti ciò è confermato dal fatto (vedi intervento del sottoscritto all’incontro con il Prefetto), che il Comune di Malito ha dato la disponibilità economica per sopperire ad eventuali carenze nell’approvigionamento alimentare o di altra natura, incontrando personalmente i dipendenti, e pregandoli all’uopo di inviare immediatamente le richieste al comune.

carmine manna

Carmine Manna

Quanto poi alla dichiarata: “.. promessa all’infinito del Sindaco che non avrebbe chiuso la struttura…”, è ciò che realmente il Sindaco intende fare, per l’appunto: Non chiudere la struttura ma ultimare il solo rapporto contrattuale con Manna”. Non mi sembra nemmeno strano che la COGEIS abbia avviato le procedure di licenziamento, considerato che trattasi di una azienda che sta per chiude i battenti. Per quanto mi riguarda i dipendenti saranno, in parte o tutto, assorbiti dalla nuova azienda che gestirà la casa di riposo di Malito (anche di questo i sindacati ed i dipendenti sono pianamente consapevoli, perché se ne è discusso in diverse circostanze).
Inoltre circa:“il mancato coinvolgimento del sindacato” nelle gestione di questa vicenda da parte dell’amministrazione, mi sembra anche questa un’affermazione del tutto infelice, considerato che non si è mai disatteso alcun incontro e/o confronto con gli stessi in merito alla questione de quo.
Quanto all’espressione:“effettuare scelte trasparenti e di trovare soluzioni finalmente efficaci”, mi preme precisare che siffatte prerogative, rappresentano le condizioni abituali del lavoro di codesta amministrazione che non ha certo bisogno di lezioni di stile, di condotta politica e/o di buon senso.
Per cui, sarebbe cosa gradita ed auspicabile per il futuro, non dover leggere e/o sentire false affermazioni non supportate da basi concrete, volte solo ad alzare l’asticella del populismo a tutti i costi, poiché siffatti irriguardosi comportamenti finiscono solo per nuocere all’esistenza della struttura e alla sua futura gestione”.

LEGGI ANCHE: Malito, protesta contro i licenziamenti della casa di riposo “Gagliardi” gestita dall’assessore Carmine Manna (AUDIO INTERVISTA)


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